Il termine mosaico è di origine incerta e comunque molto antica rintracciabile nella lingua greca “opera paziente degna delle Muse” e nella lingua latina “opera delle Muse” oppure “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse stesse”.
Il mosaico nasce prima di tutto con intenti pratici, al fine di proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta con argilla smaltata o ciottoli.
Nei secoli, essendo cambiato rotta dalla rappresentazione di temi astratti alla rappresentazione di immagini figurative, il risultato linguistico dell’attività pratica di rivestimento, ha assunto valore proprio, pervenendo prima ad una dignità di “espressione creativa di arte autonoma” per calare poi al virtuosismo, essendo prescelto per l’apparente “eternità”del materiale musivo con l’obiettivo di rendere immortale l’opera pittorica.
Con l’Impressionismo e il Divisionismo nel 900, si ha la rinascita dell’arte del mosaico che risulterà perciò sollevata dal ruolo di arte secondaria, in quanto con essi ha in comune la ricerca del frazionamento del colore e la semplificazione della forma, avvicinandosi così, alle esperienze della ricerca dell’Espressionismo e dell’Astrattismo.
la Picc. Soc. Coop. “LA MARMORERA CAUTANESE” a.r.l. competenze nel settore dell’estrazione e della lavorazione di pregiati marmi estratti nella Cava storica “San Vito” nel Comune di Cautano(BN) detiene anche, per antica discendenza, le conoscenze tipiche di alcune Arti Reali necessarie per la realizzazione di manufatti utilizzati nella decorazione di molti siti . Questi capolavori artistici, anche per mezzo dei materiali utilizzati, sono arrivati sino ai nostri tempi per documentare le conoscenze di allora, oltre a trasmetterci con le loro simbologie importanti messaggi subliminali.
I materiali di cui parliamo sono i pregiati marmi denominati “Marmi di Vitulano” utilizzati già dal Vanvitelli per la realizzazione di alcune sale della Reggia di Caserta. Gli stessi marmi sono stati utilizzati nella realizzazione della Reggia di Napoli, la Reggia di Portici, il Santuario di Pompei, il Palazzo del Cremlino a Mosca del 1922.
Il nuovo obiettivo che vogliano raggiungere i f.lli Rapuano, è quello di muoversi all’interno della intuizione di Walter Benjamin nel suo testo “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” laddove l’opera d’arte -dice Benjamin- prima dell’avvento dell’epoca della sua riproducibilità tecnica godeva dello statuto di autenticità ed unicità, diversamente l’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica è sottoposta a processi che la rendono riproducibile con l’applicazione di procedure strettamente connesse alla innovazione tecnologica.
E’ così che nel laboratorio artigianale della Picc. Soc. Coop. La Marmorera Cautanese arl dei f.lli Rapuano, dal 2004 si è iniziato, per la prima volta a montare i mosaico a mano con le tessere di quel prezioso materiale colorato estratto nella cava storica San Vito nel territorio di Cautano(BN), mantenendo la tradizione antica dell’arte musiva e selezionando però, le tessere con una procedura innovativa brevettata, rendendo riproducibili le opere d’arti e nello stesso tempo facendole godere, dello statuto di autenticità ed unicità, per la tecnica innovativa e il solo utilizzo di quel materiale policromi pregiato. Il risultato che si ottiene risultata assolutamente aderente al modello pittorico o fotografico da rappresentare o riprodurre, configurandosi come nuovo strumento a disposizione della creatività e dell’espressione artistica.