Il convegno ha avuto l’obiettivo di apportare un contributo scientifico e d’innovazione strategica sull’utilizzo dei marmi del comprensorio Taburno-Camposauro ben noti in letteratura come Marmi di Vitulano e Cautano; l’analisi si è sviluppata con un percorso a contenuto geologico-petrografico delle facies dell’Appennino meridionale, indi sull’utilizzo dei marmi di Vitulano e Cautano nell’edilizia storico-monumentale campana e sul restauro dei centri storici con i litotipi locali. E’ stato evidenziato il grande interesse storico-culturale dei marmi medesimi le cui qualità sono state esaltate dal Vanvitelli nella decorazione parietale della Reggia di Caserta e nell’edilizia storico-monumentale in diverse località; sono state altresì illustrate le qualità cromatiche del marmo rosso di Cautano che, unitamente alla scolpibilità dello stesso, espressa in magnifiche opere scultoree degli artisti locali, creano con il colore rosso sangue e brillantedel marmo stesso un legame con il rosso antico (marmor taenarium) uno dei più bei marmi dell’antichità, estratto in Grecia ed utilizzato nella statuaria per soggetti dionisiaci.
Cultura e storia del marmo rosso di Cautano costituiscono un interessante binomio, inscindibile, da ampliare e consolidare; sono, infatti, proponibili nuove soluzioni di utilizzo del litotipo che vanno ben oltre l’attuale livello di produzione artigianale di oggettistica, di design o di pannelli decorativi; gli stessi, pur interessanti nel loro insieme, sono però confinati in un ristretto mercato locale con scarsa produzione di valore rispetto alle potenzialità del marmo stesso.
Si ritiene che l’applicazione di moderne tecniche di lavorazione del marmo possano consentire un ampliamento dell’attuale utilizzo del rosso di Cautano sia per forme, sia per dimensioni dei blocchi lapidei; in tal modo sarà superato il limite della grandezza dei blocchi, utilizzando anche i clasti di piccole dimensioni ed offrendo al mercato soluzioni d’impiego, sia in lastre di grandi dimensioni per rivestimenti parietali o pavimentali, sia per blocchi utilizzabili per la statuaria, sia per colonne di marmo.
Si amplierebbe in tal modo lo spazio di mercato ove, il colore rosso sangue e brillante del rosso di Cautano, qualità estetica non disgiunta dalle qualità tecniche, consentirà di essere altamente competitivo con altri marmi similari, ma privi del fascino che porta con sé il colore rosso sangue: simbolo della vita, della vigoria, della forza ed allo stesso tempo allegoria di regalità, potenza e lusso.
L’iniziativa – organizzata dalla Marmorera Cautanese,dal Comune di Cautano e da Ambiente Mediterraneo – si propone come momento riflessivo a contenuto strategico per il migliore utilizzo delle risorse locali e l’innesco di un processo di sviluppo del settore delle pietre ornamentali del territorio. L’evento ha avuto, infatti, l’obiettivo di combinare l’approccio scientifico e umanistico con quello dell’innovazione tecnologica per imprimere sulla realtà locale e attivare un processo di sviluppo artigianale.
La manifestazione ha goduto del supporto scientifico di esperti e docenti delle Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi del Sannio, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli ed Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.